Crisi Economica

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brmari
view post Posted on 22/11/2012, 09:07




Stiamo assistendo allo sforzo più importante verso gli Stati Uniti d’Europa? Mentre la crisi del debito sovrano in Europa prosegue nella sua spirale fuori controllo, improvvisamente questa espressione è spuntata sulle pagine del New York Times e dei principali quotidiani d’Europa. E’ solo un caso? Sicuramente no. La verità è che secondo le elite politiche e finanziarie europee sia questa la strada per risolvere i problemi della zona euro.
Tuttavia per conseguire l’obiettivo hanno bisogno di una massiccia crisi finanziaria. In questo momento i cittadini dei paesi che compongono la zona euro sono in grande maggioranza contrari una più profonda integrazione europea. Senza sperimentare una massiccia quantità di dolore finanziario, è improbabile che possano d’un tratto cambiare idea.
Allora, chi vincerà alla fine? Purtroppo il tempo stringe perché la Grecia è sull’orlo della insolvenza, e molti altri paesi la seguono a breve distanza. Se l’Europa non sceglierà una strategia da adottare a breve, l’euro e le relative istituzioni comunitarie crolleranno.

Fino ad oggi i leader europei hanno cercato di gestire questa crisi intervenendo caso per caso. Tutto ciò è andato avanti per un paio d’anni, ma questi salvataggi non andranno avanti all’infinito. Invece di modificare lo stato delle cose, essi non fanno che prolungare l’agonia e peggiorare le cose. L’UE come è attualmente strutturata semplicemente non funziona. La volontà politica di effettuare ulteriori salvataggi sta rapidamente prosciugandosi ed i politici in Europa non possono continuare a fare finta di niente.
Qualcosa deve essere fatto. Ma invece di ammettere che l’euro sia stato un enorme errore, e ritornare alle monete nazionali, la maggior parte dei politici di primo piano in Europa ritengono che la soluzione sia avere ‘più Europa’.
Mario Draghi, nuovo boss della Banca centrale europea, è assolutamente convinto che l’Europa abbia bisogno di una più profonda integrazione tra gli stati. “Per risolvere il problema è necessario apportare una modifica al Trattato (di Lisbona – n.d.t.). Lo obiettivo perseguito da un simile sforzo dovrebbe essere un salto di qualità nella integrazione economica e politica europea.”
Come si nota, non è attraverso qualche piccolo cambiamento che secondo Draghi l’Europa potrebbe tornare a funzionare. Secondo lui è necessario “un salto di qualità” nella integrazione europea.
Il suo predecessore la pensa esattamente allo stesso modo. Jean-Claude Trichet, ex boss della Banca centrale europea, è anch’egli molto favorevole ad una integrazione europea molto più profonda: “La crisi ha chiaramente evidenziato la necessità di una forte governance economica in una zona con una moneta unica.”


Naturalmente uno dei più grandi sostenitori degli “Stati Uniti d’Europa” è Herman Van Rompuy. Un recente articolo del Telegraph ne parla in questi termini: Herman Van Rompuy è pronto a correre per un secondo mandato come presidente dell’Unione Europea, a capo dei nuovi Stati Uniti d’Europa.

Naturalmente egli non avanza la propria candidatura per un fatto di “gloria personale”. Nello stesso articolo chiarisce di avere bisogno di altro tempo, dal momento che ‘il lavoro non è ancora compiuto’, e di avere bisogno di nuovi poteri per portarlo a termine. Van Rompuy si dice disposto ad intervenire sulla irrisolta crisi del debito della zona euro, e attraverso nuovi poteri istituire un “governo economico” a Bruxelles.
I maggiori uomini politici nel Regno Unito sono anch’essi impegnati a promuovere l’idea di una integrazione europea molto più profonda. Sebbene la Gran Bretagna si guardi bene dall’aderire all’euro, il primo ministro britannico David Cameron è ora ufficialmente sostenitore della istituzione degli “Stati Uniti d’Europa”, al fine di salvare la zona euro. Secondo un recente articolo sul Daily Mail: “David Cameron è stato etichettato come ‘tifoso’ dai tory euro-scettici. Cameron ha affermato che la Gran Bretagna dovrebbe lasciare che i paesi della zona euro progrediscano verso gli Stati Uniti d’Europa, dotati di una comune politica economica. Il primo ministro ha ammesso di non essere così sicuro che in Germania ed altri paesi vi sia la volontà politica di evitare un crollo della moneta unica, ma ha insistito per un tale tentativo – anche se ciò dovesse comportare una maggiore integrazione tra gli stati.
E’ strano come ogni volta che in Europa scoppi una crisi, scatti immediatamente la risposta in coro che la soluzione sia Più Europa. Antonio Borges – direttore europeo del FMI – ha recentemente dichiarato quanto segue: “Per lasciarci la crisi alle spalle abbiamo bisogno di più Europa, non meno. E ne abbiamo bisogno ora.”
In passato i leader europei erano molto riluttanti ad utilizzare l’espressione ‘Stati Uniti d’Europa.’ Ma ora sembra che questo termine sia sulla bocca di tutti. Sembra quasi che sia in atto una campagna intesa a condizionare le masse mentalmente, rispetto a tale idea.

Ad esempio, basta leggere ciò che l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder – grande fan degli Stati Uniti d’Europa – ha detto di recente. “Dalla Commissione europea si dovrebbe giungere ad un governo che sia espressione del Parlamento europeo. E questo significa: Stati Uniti d’Europa.”
Ciò detto, se tutti questi politici di primo piano si sono prefissati di raggiungere questo obiettivo, perché non lo fanno e basta? Beh, ci sono alcuni problemi.
In questo momento i trattati dell’Unione europea non consentono la istituzione degli “Stati Uniti d’Europa”, e una recente sentenza della Corte Costituzionale tedesca ha contribuito ad ostacolare la strada verso il traguardo. La Corte tedesca ha stroncato ogni possibilità di instaurare un federalismo fiscale nel prossimo futuro. Non solo. La Corte ha anche nettamente respinto la nozione di eurobond. “Gli attuali trattati non contemplano che gli stati si facciano carico del problemi degli altri stati, in particolare se ciò comporti conseguenze non calcolabili.”
Utilizzando questo tipo di linguaggio, è come se la Corte costituzionale tedesca abbia detto che per avere degli “Stati Uniti d’Europa” sia indispensabile redigere e sottoscrivere un nuovo trattato.
Ma in questo momento i cittadini europei non vogliono un nuovo trattato che ponga i presupposti per la istituzione degli “Stati Uniti d’Europa.” Se un tale trattato fosse sottoposto a ratifica popolare andrebbe incontro ad una sonora sconfitta. (neanche i parlamenti, soprattutto quelli più numerosi e quindi prossimi alla sfoltimento – oggi lo ratificherebbero alla unanimità, come avvenne con il Trattato di Lisbona – n.d.t.)
Ad esempio, un recente sondaggio ha rilevato che il 76% dei cittadini tedeschi sono contrari a qualsiasi ulteriore aiuto finanziario tedesco nei confronti della Grecia. Un altro recente sondaggio ha rivelato che solo un elettore tedesco su cinque sia favorevole alla introduzione degli eurobond. La stessa cancelliera tedesca Angela Merkel è alle prese con un periodo difficile, dal momento che ci sono 25 membri della sua stessa coalizione che intendono votare contro il rinnovo degli aiuti alla Grecia.

Come già detto, la volontà politica di effettuare ulteriori salvataggi va affievolendosi. Ma senza più salvataggi la Grecia andrebbe in default, seguita a ruota da altri paesi della zona euro. Il che potrebbe comportare come minimo un crollo parziale dell’euro. Tuttavia è proprio attraverso una simile massiccia crisi finanziaria che è possibile condizionare gli elettori europei, inducendoli a riconsiderare le loro opinioni rispetto ad una più profonda integrazione europea. Vedete, quando la gente soffre seriamente è portata a cambiare idea su molte cose. Noi speriamo che gli elettori europei non cambino idea. Una maggiore integrazione potrebbe fermare la crisi finanziaria, ma significherebbe anche una tremenda perdita di sovranità nazionale.
Un articolo del Daily Mail intitolato Il Quarto Reich – Come la Germania sta usando la crisi finanziaria per conquistare l’Europa, conteneva la seguente valutazione a proposito di ciò che una più profonda integrazione economica per l’Europa potrebbe voler dire: “Comporterebbe in questi paesi una perdita di sovranità che non si vedeva dai tempi delle invasioni del Terzo Reich di 70 anni fa. Cosa comporterebbe la unione fiscale? Una politica economica, un sistema fiscale, un sistema di sicurezza sociale, un debito, una economia, un ministro delle finanze. Tutto tedesco.
In questo momento l’Unione europea è una istituzione terribilmente antidemocratica. I singoli elettori non possono esercitare alcun potere sui fanatici del controllo che gestiscono le cose a Bruxelles. Ogni giorno che passa, l’UE diventa un po’ più simile alla ex URSS.
L’ultima cosa di cui i cittadini europei hanno bisogno è concedere più potere alla UE. Ma è esattamente ciò che le elite europee vorrebbero ottenere. Vogliono gli “Stati Uniti d’Europa”. E per raggiungere i loro scopi potrebbero sfruttare gli effetti di una massiccia crisi finanziaria.
Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito End of The American Dream


Link diretto:http://endoftheamericandream.com/archives/they-want-a-united-states-of-europe-but-they-are-going-to-need-a-massive-financial-crisis-in-order-to-get-it


Traduzione di Anticorpi.info
http://www.informarexresistere.fr/2012/11/.../#ixzz2CrL7UtaH
 
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brmari
view post Posted on 22/11/2012, 09:51




Questo articolo è stato scritto da Paolo Cardenà lo scorso 26 ottobre. Si tratta di una previsione azzeccata in pieno: Mario Monti continua con le sue infondate elucubrazioni parlando continuamente di crescita e i “poveri” italiani sono sempre più poveri.
A quanto pare, sembra che dovremmo abituarci alle ossessioni di Monti che vede crescita ovunque: perfino in fondo al tunnel. Ormai la vede anche nei sogni: dice che sta per arrivare, ma stenta a farsi prendere. Dice che si sta per agguantarla, ma in realtà è ben lungi dal farsi cavalcare.
Arriva perfino a dire che è dentro di noi, ma in realtà stenta proprio a venire. A sentirlo parlare, non sembra così diverso dal suo predecessore, quanto a farneticazioni. Peccato che l'Italia sembra andare in tutt'altra direzione, rispetto a quella indicata da Monti, e a confermarlo ci ha pensato proprio ieri un comunicato Censis-Confcommercio.

(ASCA) - Roma, 25 ott - Quasi una famiglia su cinque non riesce a far fronte alle spese con il proprio reddito mentre due su tre va in pareggio ma non riesce a mettere da parte nulla. È quanto emerge dall'Outlook dei Consumi elaborato dal Censis e da Confcommercio. Secondo il rapporto, che guarda alle prospettive della seconda metà del 2012, “si deteriora la capacità di risparmio ed aumenta il numero delle famiglie insolventi, che restano una stretta minoranza nel panorama complessivo, ma che sono il segnale di un quadro che da troppo tempo non migliora”. Il 65% delle famiglie va sostanzialmente in pari tra entrate ed uscite, il che significa però che non riesce a mettere da parte nulla, mentre appena il 17% degli intervistati ha dichiarato di essere riuscito a risparmiare parte del reddito dopo aver coperto tutte le spese. Ma c'è un 18% che non è riuscito a coprire per intero, nell'ultimo semestre, le spese con il proprio reddito. Si tratta di circa 4,5 milioni di famiglie la cui maggioranza ricorre ai risparmi in banca (56%), mentre il 21% si indebita o posticipa i pagamenti. Si tratta, secondo lo studio, soprattutto delle famiglie del Mezzogiorno, di monogenitori e di coppie con un figlio “che più frequentemente mostrano gravi segnali di difficoltà economiche, non essendo riuscite negli ultimi sei mesi a coprire per intero tutte le spese e che hanno dato fondo ai risparmi o che si sono indebitate”. Anche tra le famiglie con mutuo immobiliare (circa il 15% del campione) aumentano le situazioni in cui la restituzione della rata diventa più difficile: a settembre 2012, infatti, aumenta sia la quota di chi ha dichiarato notevoli difficoltà nella restituzione della rata (14,7% rispetto all'8,3% di giugno 2011), sia la quota di chi non è riuscito a rispettare le scadenze (4,7% contro il 2,2%).

Lo spaccato che ci offre il Censis ha un solo significato: una buona parte della popolazione italiana sta cadendo verso la povertà e il declino sembra essere inarrestabile in un quadro che tende al peggioramento.
In un contesto dove si registra una forte contrazione della domanda interna per effetto della diminuzione della capacità di spesa e che, verosimilmente, nei prossimi mesi, vedrà un ulteriore peggioramento del mercato del lavoro con tassi di disoccupazione che tenderanno a posizionarsi verso livelli più alti, è del tutto inverosimile e fuorviante poter parlare di ripresa economica.
La stretta fiscale in atto, circoscritta in un periodo temporale troppo ristretto e che sembra non conoscere limiti, sta letteralmente uccidendo l'economia e il tessuto sociale del Paese, condannando alla povertà un numero preoccupante di famiglie.
In questo senso, la legge di stabilità pensata dal Governo, qualora dovesse essere licenziata immutata dal parlamento, produrrà una vera e propria catastrofe sociale condannando milioni di persone all'indigenza e alla fame. Quella vera, intendo. Altro che benefici per il 99% dei contribuenti, come affermato dal ministro Grilli.
La realtà è che non sappiamo quando usciremo dalla crisi, o meglio, quando potrà arrestarsi la caduta del Pil e magari attendersi qualche frazionale miglioramento delle condizioni economiche. Ma sappiamo con certezza che ne usciremo tutti drammaticamente più poveri. Non fatevi illusioni.


Fonte : www.vincitorievinti.com
 
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brmari
view post Posted on 23/11/2012, 11:47




Ministro al Senato su scontri del 14 novembre: 'Attesi momenti difficili per l'ordine pubblico'

L'arresto differito è uno degli strumenti che il Governo vuole mettere in campo contro le violenze di piazza. Lo ha detto il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, nel corso di un'informativa al Senato sugli scontri di mercoledì scorso. Il ministro ha aggiunto che c'e' ''grande preoccupazione da mesi" su possibili emergenze di ordine pubblico. "Ci stiamo preparando a momenti difficili, anche perché la situazione economica è difficile". Quando ci sono persone che partecipano a manifestazioni con caschi e passamontagna, "l'arresto differito - ha spiegato il ministro - è uno strumento molto efficace che ha dato risposte positive negli stadi e pensiamo quindi di applicarlo". Sul Daspo anche per i manifestanti, ha aggiunto, "stiamo facendo una valutazione perché ci sono aspetti costituzionali da chiarire (ANSA)
La crisi economica indotta comincera' a farsi sentire con vigore nel 2013,lo sanno i signori del governo.Migliaia saranno la persone che perderanno il posto di lavoro,le manovre lacrime e sangue diventeranno solo sangue e serviranno a malapena a ripagare gli interessi sul debito pubblico,i diritti piu' elementari saranno spazzati via, creeranno il caos per instaurare un nuovo ordine. Le persone inconsapevoli di quello che sta per accadere saranno prese dalla disperazione,e disperati saranno i gesti di costoro,assisteremo a scene di isteria collettiva,la guerra dei poveri diventera' dei disperati.
 
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brmari
view post Posted on 23/11/2012, 12:17





Marra a Sky Tg 24: "Alfano ha proibito ai consiglieri Pdl di autenticarmi le firme: non mi stupisce perché avrei voluto portare all'interno del PDL il tema del signoraggio e delle banche, artgomenti tabù"... appena il discorso sembra diventare scomodo la conduttrice cerca immediatamente di deviare l'argomento su altro... fino alla schermaglia con uno degli elementi meno graditi del governo Berlusconi: il "simpaticissimo" Giovanardi...
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Giovanardi sembra indignarsi all'accusa di Marra di essere anche lui – come tutti i politici – colluso con il potere bancario. E perché allora ha anche lui sempre taciuto e continua a tacere sul signoraggio? Marra gli ha risposto chiamandolo analfabeta. Qual è la verità? È colluso o analfabeta? È cioè così politicamente analfabeta che dopo essere costato all'Italia anni e anni di stipendio da parlamentare non sa che se non si abolisce il crimine del signoraggio non ci saranno mai i soldi per far nulla, perché attraverso il signoraggio le banche rubano il 90% dei soldi della società, o è colluso e si finge indignato? Ecco: colluso o idiota? Questa è la domanda che ora la società, capito cos'è il signoraggio, andrà a porre ai politici fino a dentro le loro case.
 
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brmari
view post Posted on 23/11/2012, 12:40




Un video di alcuni mesi fa il direttore generale del Ministero del Lavoro, Antonino Galloni, ricostruisce la storia dell’economia italiana, dagli anni floridi alla crisi, e spiega, quale testimone oculare al Ministero del Bilancio sul finire degli anni ’80, come e perché l’Italia fu svenduta.
Un documento fondamentale, di estrema chiarezza, per capire le dinamiche che da quell’epoca hanno preso corpo e ci hanno poi condotto alla situazione critica attuale.
Nino Galloni, allora oscuro funzionario a capo di un settore chiave delle istituzioni economiche italiane, con la sua condotta faceva paura a Helmut Kohl, artefice con Francois Mitterrand degli accordi che portarono agli equilibri interni dell’Europa e che progressivamente determinarono la perdita di potere del nostro paese e la sua deindustrializzazione.
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brmari
view post Posted on 27/11/2012, 09:04




La commistione inestricabile di interessi che negli ultimi decenni ha legato sempre più indissolubilmente i governi occidentali e il sistema bancario globale, sta evidenziando a cosa stiamo andando incontro: un disastro di proporzioni inimmaginabili, mai accaduto nella storia documentata degli ultimi 10.000 anni (non è un errore di stampa, ripeto: "storia documentata degli ultimi diecimila anni").
Perché? Semplice, l'umanità ha superato da poco i 7 miliardi di persone ed ha raggiunto livelli di capacità lavorativa e creativa unici nella storia. Con le attuali conoscenze scientifiche, umanistiche, mediche, siamo in grado OGGI di fornire una vita dignitosa a decine di miliardi di persone, senza aumentare di un solo minuto il nostro attuale ritmo di lavoro, ma questo non sembra che stia accadendo...Perchè?
Perché lo strumento di scambio economico (moneta) dei beni e servizi che renderebbero la terra un Paradiso lo abbiamo affidato in gestione esclusiva ad un ristretto gruppo di persone che sono proprietarie delle più grandi banche del mondo, che a loro volta sono azioniste di tutte le multinazionali, che a loro volta sono leader dei mercati della distribuzione dei beni e dei servizi e che tutte assieme pagano lautissimi benefit ai nostri "politici" per fare le leggi "ad Hoc" al fine di rafforzare ogni aspetto del loro controllo sull'umanità.
Ma i tempi stanno cambiando. Nessuno vuole più saperne di andare in guerra (anche se sono oltre 10 anni che fanno di tutto per farla scoppiare), internet sta diventando uno strumento di informazione potentissimo e la moneta ormai non vale più niente.
I grafici della quotazione dell'oro e dell'argento degli ultimi 10 anni sono già auto-esplicativi, l'argento è passato da 3 $ a 33 $ in 10 anni toccando anche i 50$ l'oncia, mentre l'oro è passato dai 300 $ ai 1.700 $, con punte di 1.900 $. Questo NON significa che per estrarre l'oro e l'argento e per fare qualunque altro bene, "costa sempre di più", assolutamente no! Significa che LA MONETA VALE SEMPRE MENO, in 10 anni vale il 90% in meno!!! E questo è solo la punta dell'iceberg!Il sistema bancario mondiale vive sullo scambio di moneta (che in 10 anni ha perso il 90% del suo valore) e per questo deve aumentare di 10 volte il suo volume di scambi monetari per continuare a fare guadagni "veri".
Adesso avete capito in cosa consiste la bolla che sta per scoppiare: L'umanità sta per scoprire che LA MONETA NON POSSIEDE NESSUN VALORE INTRINSECO, e che la montagna di debiti, titoli, azioni, derivati, etc, etc, sono soltanto una montagna di carta da macero o bit su alcuni computer che potrebbero essere CANCELLATI, ma i signori politici ed i signori banchieri affermano che per cancellare questi debiti (che hanno creato truffandoci) è necessario che gli cediamo la proprietà dei beni FISICI che possediamo... questo deve aumentare di 10 volte il suo volume di scambi monetari per continuare a fare guadagni "veri".
 
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margaret76
view post Posted on 27/11/2012, 12:10




Video sconsigliato ai deboli di cuore ^_^

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brmari
view post Posted on 30/11/2012, 10:44




Ecco come ci hanno ridotto in nome del profitto

step 1 : privazione della salute


In nome del profitto e della crescita (per i folli economisti l’unico mantra esistente) sfruttano il nostro pianeta senza rendersi conto che pezzi di carta privi di qualsiasi valore intrinseco non potranno mai e poi mai riparare i danni commessi.Il continuo vilipendio alla natura colpirà (ed ha già colpito) coloro i quali ci costringono ad inquinare perchè la loro pigrizia, depravazione e cattiveria non permette alle masse una vita eco compatibile.
Persino le nuvole non sono più le stesse…
I gatekeeper non mi hanno mai spiegato come siano possibili manovre assurde attuate da aerei “civili”, quali incroci alla stessa quota, voli radenti notturni, inversioni ad U ecc.


step 2 : privazione del gusto


La cucina italiana ed in particolare quella mediterranea, è la migliore al mondo in maniera indiscussa sia dal punto di vista organolettico sia nutrizionale, invidiata in qualsiasi angolo del pianeta… il settore ristorativo viene distrutto, i cuochi italiani sostituiti da manodopera straniera sottopagata ma soprattutto incapace di riprodurre la nostra capacità innata, la professione dello “Chef” viene banalizzata da pseudo donne dello spettacolo che non sanno nemmeno cosa sia una padella.
Persino un “luminare” della cucina italiana brevetta un panino da fast food di una nota multinazionale.
Il governo italiano “non eletto” mette al bando le nostre sementi favorendo gli ogm che stanno alla salute come un analfabeta sta alla fisica quantistica.
Se è vero che noi siamo quello che mangiamo, adesso che siamo composti da schifezze cosa dovremmo essere?


step 3 : privazione dell’integrità familiare


Ci hanno mostrato tramite i mass media un mondo libero, globalizzato, multietnico (la famosa Babele).
Ci hanno resi schiavi salariati, mobili come pedine in qualsiasi punto del pianeta, lontani dalle radici familiari: in due parole, deboli e controllabili.
La mancanza di un lavoro stabile e la ricerca di esso a chissà quante miglia di distanza non permette la serena crescita dell’individuo e del suo partner scatenando divorzi all’ordine del giorno e prole senza punti di riferimento.


step 4 : privazione della libertà e della privacy


Con l’11 settembre 2001 il mondo cambia drasticamente, l’America, la terra della libertà (o almeno cosi ci dicevano) si trasforma nel grande fratello Orwelliano in nome di terroristi afghani capaci di manovre impossibili (per un aereo civile) nei cieli più protetti del pianeta senza che nessun aereo della difesa aerea fermasse gli stessi.
Da quel momento in poi tutto diviene possibile, la massa planetaria chiede protezione perchè ha paura dei “nemici della libertà” che si nascondono tra montagne sperdute.
Siamo spiati 24 ore su 24.




step 5 : privazione del logico pensiero e della sua espressione
Tramite i media (nel 96% dei casi riconducibili ad un solo cartello mondiale) la massa è incapace di ragionare con la propria testa. Un caso fra tutti è l’indottrinamento mediatico circa la lotta alla “crisi” (io la chiamo recessione sistemica programmata globale) dove coloro i quali hanno generato bolle speculative si sono incoronati statisti proponendosi come soluzione…
La gente vede in loro i salvatori dello stato nonostante sia più che chiaro, sono loro ad averci resi incapaci di produrre ricchezza (in primis la moneta) e quindi incapaci di adempiere ai famosi “debiti sovrani”
UN TEMPO NON ERA FORSE IL POPOLO SOVRANO (ART 1 Costituzione)?


step 6 : privazione dell’etica


In nome del progresso ci è stato imposta la regola del successo, anche se questo risultato venga raggiunto tramite la vendita dell’integrità del proprio corpo.
Chi non raggiunge l’apice o non tenta di raggiungerlo viene definito sfigato.
L’utilizzo di droghe psicotrope diviene un passaggio obbligato per stare con la gente “in”.
Coppie dello stesso genere possono sposarsi e allevare figli adottati (non voglio criminalizzare i gay ma fermiamoci un attimo: una mente che deve formarsi può avere due punti di riferimento ambivalenti?)


step 7 : privazione del senso di appartenenza alla propria terra


Con il mostro della globalizzazione il mondo diventa una massa grigia ed informe, le frontiere vengono abbattute ed il volere del “mercato” prende il sopravvento. Anzichè esportare diritti e tutele, importiamo lo sfruttamento china style… per i prossimi anni potremo dimenticarci qualsiasi forma di tutela.




Un popolo senza senso di appartenenza al proprio stato è incapace di ribellarsi e decidere le politiche del proprio paese infatti se la prenderà con i false flag imposti dalla stampa e non si accorgerà mai che la propria esistenza viene gestita da entità private sovragovernative presentate dalle varie testate giornalistiche come divinità intonse e magnanime.
Dato che l’esistenza dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande sono cicliche perchè non riprenderci tutto quello che ci è stato tolto?
 
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brmari
view post Posted on 6/12/2012, 12:11




A breve scapperanno con i soldi rubati ai cittadini

Cari Connazionali, sarebbe opportuno formare delle Ronde civili costituite da cittadini volenterosi e con dignità, quella dignità che hanno cercato di rubarci dopo averci rubato quasi tutto.
Come avete ben potuto constatare le DENUNCE contro i capoccia delinquenti e criminali del Parlamento Europeo sono state ammesse e non possono essere rigettate, anzi, anche i Tribunali Costituzionali di alcuni Paesi della Comunità Europea hanno aderito alla richiesta di aprire delle indagini nei confronti dell’Elite Satanica messa al comando dell’Europa dai Banchieri e altri criminali Industriali provenienti dalla Famigerata IG-Farben che con il passare degli anni hanno preso il comando assoluto non solo in Europa, ma anche oltre Oceano.


Altre Organizzazioni "Religiose" che hanno formato a loro seguito tante altre Organizzazioni al fine di distruggere le culture dei diversi paesi Europei al fine di poter instaurare un Mondo basato sulla perversione totale e formare il Nuovo Ordine Mondiale, i Governi Tecnici messi al comando di Portogallo, Grecia, Spagna e Italia hanno il compito di distruggere l’economia nei paesi in cui sono stati messi a comandare, ormai anche i morti hanno riaperto gli occhi per vedere in che stato sono stati ridotti i cittadini Europei che da decenni combattono per i loro diritti, la loro libertà di espressione senza che altri stati si intromettessero (vedi Israele, USA) nella politica interna del paese, un esempio di degenerazione Mentale lo ha dato il Presidente del Parlamento Europeo Van Rompuy la settimana scorsa, senza chiedere il parere ai cittadini ha fatto innalzare nel centro di Bruxelles.
alberoy


L’Albero di natale dei suoi sogni perversi e Satanici prima di scomparire una volta e per sempre dalla circolazione assieme al suo Tappeto scendi letto Barroso, annullando di fatto quella tradizione Cristiana che da secoli abbiamo mantenuto, con questo gesto ha aperto le porte al Rito Satanico da festeggiare annualmente al posto del Natale Cristiano.
Mitten im Herzen Brüssels: Ein Weihnachtsbaum, ganz nach den Vorstellungen von Herman Van Rompuy und den EU-Bürokraten. L’Albero di Natale Satanico ideato da Van Rompuy e finanziato con i soldi dei cittadini ormai allo stremo della loro pazienza e senso civico.
Il Ballottaggio che ha messo in scena il PD è stata ancora una volta una colossale burla nella quale i testardi che non vogliono capire ci sono cascati e fiduciosi ascoltano la favola di Cappuccetto Rosso e il Lupo cattivo chiedendo pure il Bis (41 bis?) e applaudendo gli attori che da giorni stanno preparando le valigie, alcuni vecchi lupi Sinistrini si son guardati bene dal comparire in Pubblico rilasciando interviste improvvisate dato che ormai non sanno più pensare per il troppo danno che hanno fatto all'Italia, il loro pensiero è altrove, in qualche posto dove si sentono al sicuro e protetti dai loro amici che li aspettano a braccia aperte per poi farli fuori perche sanno troppe cose che noi cittadini non dobbiamo sapere, ma noi le sappiamo ed è per questo che scrivo di non farli scappare, la giustizia deve essere fatta dove hanno commesso i misfatti e crimini contro i cittadini, una eliminazione sommaria da parte dei loro "amici carogna" sarebbe uno smacco per tutti noi, quindi teniamoci pronti a sostenere pure quei cittadini che indossano una divisa e che decideranno di stare dalla parte dei cittadini.
Anche loro hanno dovuto subire e molte volte eseguire ordini contro la loro volontà e dignità, sanno di non avere scampo e stanno giocando le loro ultime carte barando a più non posso, più volte ho scritto e ribadito che prima di squagliarsela faranno danno a bizzeffa, l'ultima è lo smantellamento dell'ILVA di Taranto, in quel posto deve essere costruita una della più grandi basi Navali USA nel Mediterraneo che ospiterà unità Navali a propulsione Nucleare, hanno tentato di tutto, persino con un Uragano ben orchestrato con il sistema HAARP, guarda caso va a colpire solamente la Fabbrica per poi fermarsi come se si trovasse a un semaforo rosso!
La svendita dell'Industria Italiana è arrivata quasi alla fine, le bustarelle le hanno incassate e fatte sparire in Istituti/Organizzazioni nella quale per anni sono stati dirigenti e compiacenti, è arrivata l'ora di dire basta con questo continuo massacro dei popoli Europei, mi basta riascoltare la frase detta dalla Merkel in direzione dei cittadini Tedeschi "..non è detto che la Germania debba vivere eternamente in Democrazia, libertà e libero mercato Sociale", quindi penso che il Mister Monti a breve dirà anche le stesse parole dette dalla Merkel.
Abbiamo ascoltato il Mister Napolitano più di una volta mentre diceva ai Cadetti della Finanza e altre istituzioni Militari "..dobbiamo essere pronti a un Nuovo Ordine Mondiale...", senza spiegarne il significato a quei ragazzi in divisa, ignari in quale fallo sono caduti ascoltando l'anziano signore che pian piano ha firmato tutte le leggi che erano state preparate sin dal lontano 1904 negli USA dove si discuteva di formare "Gli Stati Uniti Europei" a tutti i costi e con le conseguenze che oggi stiamo vivendo tutti noi.
La casta se e frega altamente se piccoli industriali o imprenditori si suicidano, loro dicono che è stato calcolato e quindi siano benvenuti questi suicidi che aiutano a mantenere il loro potere diffondendo paure e isterie giornalmente con l'aiuto indiscriminato dei Mass Media, esatto, questi Mass media che vivono come parassiti aggrappati sulle spalle dei cittadini e pretendono pure di essere mantenuti come magnaccia, anche loro devono essere messi in LISTA dato che sono complici di tutte queste morti e miseria che stiamo vivendo.
Cari connazionali questo non è un incitamento alla violenza, ma un semplice avviso a tenere gli occhi aperti per non farli scappare, la galera non deve essere aperta esclusivamente per chi va a rubare un chilo di pane per sfamare la famiglia, ma anche per chi ruba milioni e miliardi dichiarando di voler pagare il debito accumulato da loro stessi, loro fanno il debito e noi lo paghiamo.


E' ora di dire basta, e tu cosa fai cittadino?

Fonte : mercoledì 5 dicembre 2012Chiudere i Confini e Pattugliare negli Aeroporti. A breve cercheranno di scappare con i soldi rubati ai cittadini.
di Corrado Belli

Cari Connazionali, sarebbe opportuno formare delle Ronde civili costituite da cittadini volenterosi e con dignità, quella dignità che hanno cercato di rubarci dopo averci rubato quasi tutto.

Come avete ben potuto constatare le DENUNCE contro i capoccia delinquenti e criminali del Parlamento Europeo sono state ammesse e non possono essere rigettate, anzi, anche i Tribunali Costituzionali di alcuni Paesi della Comunità Europea hanno aderito alla richiesta di aprire delle indagini nei confronti dell’Elite Satanica messa al comando dell’Europa dai Banchieri e altri criminali Industriali provenienti dalla Famigerata IG-Farben che con il passare degli anni hanno preso il comando assoluto non solo in Europa, ma anche oltre Oceano.


Altre Organizzazioni "Religiose" che hanno formato a loro seguito tante altre Organizzazioni al fine di distruggere le culture dei diversi paesi Europei al fine di poter instaurare un Mondo basato sulla perversione totale e formare il Nuovo Ordine Mondiale, i Governi Tecnici messi al comando di Portogallo, Grecia, Spagna e Italia hanno il compito di distruggere l’economia nei paesi in cui sono stati messi a comandare, ormai anche i morti hanno riaperto gli occhi per vedere in che stato sono stati ridotti i cittadini Europei che da decenni combattono per i loro diritti, la loro libertà di espressione senza che altri stati si intromettessero (vedi Israele, USA) nella politica interna del paese, un esempio di degenerazione Mentale lo ha dato il Presidente del Parlamento Europeo Van Rompuy la settimana scorsa, senza chiedere il parere ai cittadini ha fatto innalzare nel centro di Brussel.


L’Albero di natale dei suoi sogni perversi e Satanici prima di scomparire una volta e per sempre dalla circolazione assieme al suo Tappeto scendi letto Barroso, annullando di fatto quella tradizione Cristiana che da secoli abbiamo mantenuto, con questo gesto ha aperto le porte al Rito Satanico da festeggiare annualmente al posto del Natale Cristiano.

Mitten im Herzen Brüssels: Ein Weihnachtsbaum, ganz nach den Vorstellungen von Herman Van Rompuy und den EU-Bürokraten. (Foto: Facebook) L’Albero di Natale Satanico ideato da Van Rompuy e finanziato con i soldi dei cittadini ormai allo stremo della loro pazienza e senso civico.

Il Ballottaggio che ha messo in scena il PD è stata ancora una volta una colossale burla nella quale i testardi che non vogliono capire ci sono cascati e fiduciosi ascoltano la favola di Cappuccetto Rosso e il Lupo cattivo chiedendo pure il Bis (41 bis?) e applaudendo gli attori che da giorni stanno preparando le valigie, alcuni vecchi lupi Sinistrini si son guardati bene dal comparire in Pubblico rilasciando interviste improvvisate dato che ormai non sanno più pensare per il troppo danno che hanno fatto all'Italia, il loro pensiero è altrove, in qualche posto dove si sentono al sicuro e protetti dai loro amici che li aspettano a braccia aperte per poi farli fuori perche sanno troppe cose che noi cittadini non dobbiamo sapere, ma noi le sappiamo ed è per questo che scrivo di non farli scappare, la giustizia deve essere fatta dove hanno commesso i misfatti e crimini contro i cittadini, una eliminazione sommaria da parte dei loro "amici carogna" sarebbe uno smacco per tutti noi, quindi teniamoci pronti a sostenere pure quei cittadini che indossano una divisa e che decideranno di stare dalla parte dei cittadini.

Anche loro hanno dovuto subire e molte volte eseguire ordini contro la loro volontà e dignità, sanno di non avere scampo e stanno giocando le loro ultime carte barando a più non posso, più volte ho scritto e ribadito che prima di squagliarsela faranno danno a bizzeffa, l'ultima è lo smantellamento dell'ILVA di Taranto, in quel posto deve essere costruita una della più grandi basi Navali USA nel Mediterraneo che ospiterà unità Navali a propulsione Nucleare, hanno tentato di tutto, persino con un Uragano ben orchestrato con il sistema HAARP, guarda caso va a colpire solamente la Fabbrica per poi fermarsi come se si trovasse a un semaforo rosso!

La svendita dell'Industria Italiana è arrivata quasi alla fine, le bustarelle le hanno incassate e fatte sparire in Istituti/Organizzazioni nella quale per anni sono stati dirigenti e compiacenti, è arrivata l'ora di dire basta con questo continuo massacro dei popoli Europei, mi basta riascoltare la frase detta dalla Merkel in direzione dei cittadini Tedeschi "..non è detto che la Germania debba vivere eternamente in Democrazia, libertà e libero mercato Sociale", quindi penso che il Mister Monti a breve dirà anche le stesse parole dette dalla Merkel.

Abbiamo ascoltato il Mister Napolitano più di una volta mentre diceva ai Cadetti della Finanza e altre istituzioni Militari "..dobbiamo essere pronti a un Nuovo Ordine Mondiale...", senza spiegarne il significato a quei ragazzi in divisa, ignari in quale fallo sono caduti ascoltando l'anziano signore che pian piano ha firmato tutte le leggi che erano state preparate sin dal lontano 1904 negli USA dove si discuteva di formare "Gli Stati Uniti Europei" a tutti i costi e con le conseguenze che oggi stiamo vivendo tutti noi.
La casta se e frega altamente se piccoli industriali o imprenditori si suicidano, loro dicono che è stato calcolato e quindi siano benvenuti questi suicidi che aiutano a mantenere il loro potere diffondendo paure e isterie giornalmente con l'aiuto indiscriminato dei Mass Media, esatto, questi Mass media che vivono come parassiti aggrappati sulle spalle dei cittadini e pretendono pure di essere mantenuti come magnaccia, anche loro devono essere messi in LISTA dato che sono complici di tutte queste morti e miseria che stiamo vivendo.
Cari connazionali questo non è un incitamento alla violenza, ma un semplice avviso a tenere gli occhi aperti per non farli scappare, la galera non deve essere aperta esclusivamente per chi va a rubare un chilo di pane per sfamare la famiglia, ma anche per chi ruba milioni e miliardi dichiarando di voler pagare il debito accumulato da loro stessi, loro fanno il debito e noi lo paghiamo.


E' ora di dire basta, e tu cosa fai cittadino?



http://www.mentereale.com/articoli/chiuder...ati-ai-cittadin



 
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margaret76
view post Posted on 10/12/2012, 10:55




La grande truffa: fatela conoscere a tutti!

Con questi appunti, che non vogliono essere un articolo, si cerca di ricapitolare, per titoli, la truffa che stanno attuando sulla nostra pelle. Si ha solamente l’ambizione di semplificare delle linee guida per la necessaria opera di divulgazione giornaliera su come questi criminali ci stanno massacrando economicamente, e non solo.
L’ euro non è una moneta sovrana. La moneta è estranea alla nazione, è una valuta estera. Gli Stati non hanno sovranità su questa moneta ma sono costretti a chiederla in prestito alla BCE che detta le sue condizioni
Se la valuta che si usa nella nazione è presa a debito da altri non è moneta sovrana e la nazione potrebbe fallire proprio perché la moneta è di altri, che possono darla o non darla
Se una moneta è presa a debito si debbono pagare gli interessi ed il denaro che viene usato a questo scopo viene a mancare per gli investimenti ed i servizi:
1) BCE autorizza l’emissione di moneta, che rimane di sua proprietà, e la presta agli Stati
2) Gli Stati, a causa degli interessi composti, non riescono più a pagare
3) La BCE chiede misure fiscali, di politica del lavoro e le privatizzazioni per essere sicura di incassare gli interessi
4) Lo Stato inasprisce la pressione fiscale, creando recessione, e vende i beni nazionali svuotando la Nazione degli stessi beni necessari alla produzione o alla qualità della vita
5) Per mantenere questo sistema usuraio la BCE usa ogni arma a sua disposizione per bloccare l’emissione di moneta direttamente da parte degli Stati ( trattati di Maastricht e Lisbona ). In particolare il Trattato di Lisbona esautora gli Stati della propria sovranità in quanto è stato introdotto come Nuova Costituzione Europea che ha la precedenza rispetto a qualsiasi altra Costituzione Nazionale
La situazione greca è emblematica: le banche centrali si prendono tutto per il guadagno di pochi: i porti, la terra, il turismo.
L’economia greca è controllata e animata da un ente di controllo, la famigerata troika, nominata dai tecnocrati. Per aver accettato questo stato di cose i politici greci dovrebbero essere incriminati pe tradimento verso lo Stato ed il popolo greco
La sola cosa che i tecnocrati hanno in mente è PRIVATIZZARE lo Stato. Lo Stato costretto a recuperare soldi prendendoli in prestito è completamente in balia dei mercati dei bond
Il sistema europeo esiste per distruggere per sempre la gente e creare un nuovo tipo di europa che sia disposta ad accettare povertà, sacrifici, basso tenore di vita, salari equiparati a quelli cinesi
Non ci debbono essere più Stati sovrani. Nel nuovo ordine il potere deve essere trasferito ad una classe capitalista di tecnocrati
Un tecnocrate è qualcuno messo dai banchieri per sospendere la democrazia ( vedi Irlanda o Monti )
L’unione europea non è una democrazia ma una oligarchia di banchieri
L’Argentina è crollata perché ha legato la propria moneta al dollaro ( moneta soggetta a rivalutazione e pertanto facendo perdere competitività al Peso ) praticamente era in una situazione simile alla nostra rispetto all’euro
Truman, nel 1927, disse che bisognava creare l’Europa come Nuovo Ordine, e pertanto fu il precursore della moneta unica europea
I capitalisti non sono più interessati all’economia produttiva e reale. Si sono trasformati in percettori di rendite finanziarie. Il capitalismo produttivo è morto
L’euro può sopravvivere solo se l’Italia decide di rimanerci
Gli interessi che questi criminali ci chiedono sono composti ( D= C ( 1+r ) n ) e questo sistema costringe gli Stati al fallimento. Facciamo un esempio: se si emettono Bond per 1.000.000 a 10 anni al 6% di interesse alla fine dei 10 anni lo Stato deve restituire 1.000.000 + 794.847 = 1.794.847 di cui 794.847 sono gli interessi maturati
La moneta presa a debito dalle banche porterà al fallimento perché i debiti non potranno mai essere pagati, debbono essere pagati solamente gli interessi verso i ricchi
Per fare soldi, la finanza, deve far contrarre dei debiti alla popolazione, attraverso gli Stati ( il 99% finanzia l’ 1%)
Gli interessi tolgono denaro agli investimenti ed all’occupazione. Guardate in quale “ florida “ situazione ci ha portato Monti ed i suoi complici parlamentari
Le sole che possono evitare il fallimento sono le banche che possono usufruire dei prestiti, a tasso agevolato, da parte della BCE
1) La BCE presta soldi alle banche all’ 1%
2) Le banche li prestano alle aziende ed ai privati ad un tasso variabile dal 6 al 10%
3) Oltre a questo con la riserva frazionaria creano denaro dal nulla, virtuale, esistente solo nelle tabelle dei computer
4) Chi paga ? Pagano i cittadini con le tasse e l’austerità
COME SI COPRE IL DEBITO PUBBLICO ORA
1) si aumenta la pressione fiscale
2) così facendo si crea recessione
3) con la recessione aumenta la disoccupazione e la sotto occupazione
4) con la disoccupazione viene a mancare il reddito e aumenta la richiesta di welfare
5) si crea disoccupazione pura: la gente rimane in attesa di lavoro e non fa nulla
6) in questa maniera, coprendo il deficit con repressione fiscale, il sistema è gestito male ed implode
Con l’euro:
1) ci tengono in pugno
2) non si può intervenire su politiche per creare posti di lavoro
3) non si possono fare investimenti perché il Patto di Stabilità non ce lo consente
Se questo è il mondo che sognate continuate pure a comportarvi come sempre: continuate a pagare ed a votare per i soliti partiti, se questo non è il vostro mondo astenetevi dalle votazioni ed organizzatevi territorialmente nei luoghi dove vivete.


Fonte : Terrarealtime.blogspot.it
 
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brmari
view post Posted on 11/12/2012, 16:18




Esistono ragioni politiche, economiche e culturali per rifiutare la dottrina dell’austerity che si è imposta in Europa, ma prim’ancora c’è una motivazione giuridica che dovrebbe obbligare il governo italiano – questo in carica e soprattutto quello che gli succederà – a liberarsi dagli attuali vincoli che gravano sulla politica di bilancio. A meno di non voler continuare ad “attentare alla Costituzione dell’Unione europea”. La tesi è di Giuseppe Guarino, giurista classe 1922, uno dei primi professori ordinari di Diritto pubblico alla Sapienza di Roma, che all’Università di Sassari ebbe come assistente Francesco Cossiga, poi a Roma esaminò Giorgio Napolitano, attuale presidente della Repubblica, e Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea. Guarino è stato inoltre amministratore e sindaco di società e istituzioni pubbliche, deputato con la Democrazia cristiana nella decima legislatura (1987-1992), quindi ministro delle Finanze nel quinto governo Fanfani (1987) e infine dell’Industria nel governo Amato tra 1992 e 1993. “Oggi però il mio atteggiamento è quello del medico”, esordisce in questa conversazione con il Foglio. E lo ripete spesso: “Sono come un medico, e mi limito a esporre la diagnosi, non voglio consigliare ricette. Il problema è che in troppi, anche tra i miei amici e colleghi, nemmeno mi contraddicono. L’atteggiamento è quello dei pazienti che non vogliono sentirsi dire la verità dal loro dottore”.
Il malato, in questo caso, è l’Europa intera. Guarino non lancia allarmi generici sulla disoccupazione o sul disagio sociale, piuttosto da mesi esamina il paziente e raccoglie tutti i risultati degli esami in alcuni faldoni, sempre a portata di mano: “Guardi qui – dice indicando una tabella che ha appena fatto stampare – Nel quarantennio che va dal 1950 al 1991, la media del tasso di crescita del pil è stata del 3,86 per cento in Francia, del 4,05 in Germania, del 4,36 in Italia. Le percentuali, dopo i primi sei anni del trattato dell’Unione europea, sono invece impietose: la Francia scese all’1,7 per cento, la Germania all’1,4 e l’Italia passò all’ultimo posto. I dati che vanno dal 1999 al 2011 sono addirittura drammatici: la media per i tredici anni dell’euro è diminuita per la Francia all’1,61 per cento, per la Germania all’1,32, per l’Italia allo 0,68. Un crollo verticale”.

La causa della patologia, secondo Guarino, va ricercata nella disciplina giuridica dell’Eurozona e dell’Ue. In particolare, “non esiste precedente storico di stati che, per perseguire obiettivi di crescita, si siano rigidamente vincolati al rispetto della parità di bilancio”. Vincoli – è questo l’aspetto più originale del ragionamento di Guarino – imposti illegalmente. Incluso il Fiscal compact firmato lo scorso marzo e negoziato nel dicembre 2011, cioè nel momento di massima tensione sui mercati per le sorti dell’Europa. “Prendiamo l’articolo 3 del Fiscal compact – dice il giurista sollevando un sottile fascicolo già pronto sul tavolo della sua dimora romana – E’ qui che si introduce l’obbligo per gli stati di mantenere ‘la posizione di bilancio della pubblica amministrazione (…) in pareggio o in avanzo’”. Norma draconiana, non c’è che dire. “Inapplicabile, piuttosto. All’articolo 2 del Fiscal compact, infatti, si ripete per due volte che questo accordo internazionale dev’essere interpretato e applicato soltanto finché compatibile ‘con i trattati su cui si fonda l’Unione europea e con il diritto dell’Unione europea’”. Tuttavia i trattati costitutivi dell’Unione non restringono a tal punto la possibilità di indebitarsi dei paesi membri. Il Trattato di Lisbona, documento fondamentale dell’Ue che è entrato in vigore nel 2009 “fondendo” il trattato sull’Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, “fissa al 3 per cento il limite che l’indebitamento non può superare – ricorda Guarino – Il Fiscal compact, invece, riduce il limite a zero punti. Insomma il Fiscal compact sopprime la sovranità fiscale degli stati firmatari, in violazione del Trattato di Lisbona al quale pure si richiama. E’ probabile che il Fiscal compact sia stato una scorciatoia, visto che l’unanimità tra i 27 paesi membri necessaria a modificare il Trattato di Lisbona non sarebbe mai stata raggiunta. Fatto sta che questo trattato rimane illegale. Non ha la forza costituzionale per modificare il Trattato di Lisbona”. Non soltanto il riferimento ai trattati, anche quello al “diritto dell’Unione europea” contenuto nel Fiscal compact pare fuori bersaglio, visto che l’azzeramento del deficit non è previsto dal regolamento 1175 del 2011, vigente tuttora in materia di politica di bilancio. Gli stati europei, dunque, da qualche mese si stanno infliggendo più rigore fiscale – a colpi di azzeramento dei deficit e rientro dei debiti pubblici – di quanto il diritto comunitario ne preveda.
D’altronde non è la prima volta che “l’euro è gestito applicando principi privi di base giuridica certa”. Fino al 6 dicembre 2011, giorno d’entrata in vigore dell’attuale Regolamento numero 1175, infatti, Guarino ricorda che era già stato applicato un altro regolamento “viziato da incompetenza assoluta”, il numero 1466 del 1997. Nel 1997, mentre si concludeva la fase transitoria che avrebbe dovuto rendere più omogenee tra loro le economie dell’Eurozona in vista dell’introduzione della moneta unica, “la Commissione si arbitrò di sostituire l’articolo 104 C del trattato dell’Unione europea con due regolamenti, uno dei quali è appunto il 1466/97”. In sintesi: il parametro dell’indebitamento al 3 per cento – uno dei famosi “parametri di Maastricht” – veniva sostituito “con il parametro dello zero per cento, cioè il pareggio di bilancio, togliendo invece rilevanza al parametro del rapporto debito/pil al 60 per cento”. Guarino ammette: “Studiando la materia, sono rimasto sorpreso anch’io. Mi sono accorto di questo regolamento soltanto ora. I ministri della Repubblica italiana continuavano a parlare di ‘parametri di Maastricht’, in realtà operavano ottemperando a vincoli ancora più stringenti”.
Il professore rilegge ancora una volta, con un sorriso incredulo, l’articolo 2 del regolamento 1466/97 che stabilisce l’obbligo di raggiungere a medio termine un saldo del bilancio della Pubblica amministrazione “prossimo al pareggio o in attivo”. Fu un “attentato alla Costituzione europea”, spiega, ad opera di membri della stessa Commissione Ue. (E in quella Commissione – ma questo Guarino non lo dice – erano presenti due italiani, Mario Monti alla Concorrenza, ed Emma Bonino responsabile per la Politica dei consumatori, della pesca e degli aiuti umanitari). La motivazione di quella mossa? E’ probabile che quel regolamento dovesse servire come pungolo per gli stati meno rigorosi: “La sua adozione fu proposta in anticipo rispetto alla fine del periodo di ‘convergenza’ per accedere all’euro. Quindi gli stati che temevano di non superare lo scrutinio, se non avessero accettato questo ulteriore restringimento dei bulloni sulla loro politica fiscale, avrebbero dato segno di debolezza. Si trattò perciò di consensi formalmente volontari ma sostanzialmente coatti”. Lo schema, insomma, è simile a quello che si ripete oggi con il Fiscal compact. Nel 1997 fu un regolamento ad avere la pretesa di correggere le norme di un trattato che pure era legalmente sovraordinato, con la Commissione che si arrogò di inserire l’obiettivo del bilancio in pareggio o in attivo. Nel 2012 è stato firmato il Fiscal compact che, sul rigore di bilancio, ha tradito le norme vigenti del Trattato di Lisbona e quelle appena stabilite nel Regolamento 1175/2011.
Forse oggi anche la Germania, all’apice della crisi dell’euro, ha ottenuto consensi “formalmente volontari ma sostanzialmente coatti” attorno a una politica di bilancio che avvantaggia Berlino? D’altronde è stato lo stesso presidente del Consiglio, Mario Monti, a dire che il Fiscal compact è stato fortemente voluto da Angela Merkel. Guarino insiste: “Sono soltanto un medico, la mia diagnosi dal punto di vista legale è questa e nessuno finora me l’ha contestata”. Dice di non credere troppo a chi vede una macchinazione di Berlino dietro ogni mossa dell’Unione europea: “La realtà è che i risultati di questo impianto giuridico schizofrenico penalizzano tutti gli europei. Basti dire che Berlino nel 1953 aveva una quota del 5,3 per cento del commercio mondiale, che divenne dell’11,7 per cento nel 1973, del 10,2 per cento nel 2003, dell’8,5 per cento nel 2010. Negli anni 90, nel momento in cui tutto il mondo accelerava per avvantaggiarsi della rivoluzione informatica, la Germania ha scelto di autovincolarsi, di immobilizzarsi per fare da modello a tutti gli altri, ed ecco i risultati. Così sta forse acquistando la preminenza in Europa perdendo quella nel mondo, un errore in cui è già incappata altre volte nella storia. Il punto è che oggi è tutta l’Europa a rischiare l’irrilevanza”. Non a caso la settimana scorsa il Financial Times Deutschland ha dedicato quasi una pagina intera – in uno dei suoi ultimi numeri prima della chiusura – alle tesi del giurista italiano, definito nel titolo come “Der Euro-Chaostheoretiker”, cioè il teorico dell’euro-caos.
Ammettiamo ora che questa ricostruzione giuridica sia corretta. Che cosa cambia? “Il Fiscal compact non si applica, se vogliamo rispettare i trattati europei. Né va portata avanti la sua trasposizione nella Costituzione italiana, con la riforma dell’articolo 81 sul pareggio di bilancio”. Quanto alla possibile reazione dei mercati, all’imperversare dello spread, Guarino parla di “grande imbroglio” e dice che il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi si può far salire e scendere “muovendo una decina di miliardi di euro”. E’ sulla base di queste premesse che l’ex ministro scruta i sommovimenti politici in atto e suggerisce la prima mossa da compiere per un esecutivo davvero responsabile, sia questo ancora in carica o il prossimo che verrà: “Esigere l’applicazione dei trattati vigenti, cioè del Trattato di Lisbona firmato nel 2007 e in vigore dal 2009. Quel trattato garantisce la possibilità di un indebitamento annuo pari al tre per cento del pil”. In calce al più stringente Fiscal compact, per quanto non applicabile, resta pur sempre la firma di un rappresentante del nostro paese: “Il governo – conclude Guarino nelle vesti di medico nient’affatto pietoso – dovrà esigere che sia la Commissione dell’Unione europea ad attestare pubblicamente che il limite valido all’indebitamento annuo è quello del 3 per cento, e non altro
 
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mauro19ma7
view post Posted on 18/12/2012, 08:33




tombe_banques-d900c
Pochi sanno che i 99 anni della Fed termineranno anche loro, stranamente, nel famoso 21 dicembre del 2012.
Mi sono chiesta cosa potrebbe succedere in seguito, e ho trovato una risposta DA VERIFICARE;
Quello che vi lascerò scoprire qui di seguito ... E se tutto questo non è altro che una messa in scena? Chi dobbiamo ringraziare?
Ci siamo posti la domanda del perché è stata diffusa l'idea della fine del mondo il 21 dicembre 2012.
In primo luogo abbiamo pensato che fosse una data del calendario Maya. Errore, la fine del calendario Maya e' il 28 ottobre 2011. Isomma, viviamo già in una nuova era.
Il 21 dicembre 2012 corrisponde al solstizio d'inverno e la notte più lunga dell'anno. Si tratta di un simbolo per iniziati che non ha nulla a che fare con i Maya. E allora perché questa data?
Invece di cercare motivi esoterici, dobbiamo essere piu' pragmatici.
Ricordate l'usurpazione i 23 dicembre 1913 della sovranità monetaria degli Stati Uniti per mano del cartello bancario. Fu stabilito allora un "99-year lease" anglosassone*, che ha messo il destino della Federal Reserve degli Stati Uniti nelle mani di falsari.
Tuttavia, il termine di questo contratto di locazione scade il 22 dicembre 2012.
Dunque, il 21 dicembre 2012, allo scoccare della mezzanotte, sarà la fine del mondo per il cartello delle banche private. Il cartello bancario, deve mettere in opera un sistema globale di controllo sulla moneta al di sopra di tutte le banche centrali (tipo BRI), altrimenti perdera' il controllo totale liberando, infine, la sovranità monetaria dei popoli.
E' comprensibile che le banche, finanzino a forza di miliardi di dollari delle serie TV e dei film hollywoodiani, apocalittici . Probabilmente per ricordare ai loro adepti del Nuovo Ordine Mondiale che tutto può essere perso il 21 dicembre 2012, se non si danno da fare ...
 
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timmitimmi
view post Posted on 21/12/2012, 14:12




Sondaggio: gli italiani contrari a questa europa!
Europe-No

Prendiamo dalla parte ancora visibile del sito StampaLibera, che da ieri risulta oscurato e irraggiungibile, ufficialmente per ragioni tecniche, un articolo riguardo alla reale opinione degli italiani rispetto a QUESTA EUROPA.
Si tratta di un sondaggio lanciato dal giornale in rete Affari Italiani, che dà un verdetto schiacciante in favore del SI all’uscita dell’Italia.
Gli italiani vogliono uscire in massa da questa Europa, alla quale hanno dato più di quanto hanno avuto – Cercate in rete i bilanci ufficiali e scoprirete che è così ma non ce lo dicono, NDR – ma i media fanno sì che ufficialmente il consenso da parte della base della popolazione sembri continuare.
I sondaggi sono utili perché su determinati quesiti di attualità fanno conoscere in tempo reale cosa pensa la maggioranza della gente. Per questo i sondaggi, anche se fatti a campione, sono importanti, vanno interpretati e presi in seria considerazione. Per cui, sarà interessante conoscere l’esito di quello proposto oggi dal giornale in rete “Affari Italiani”. La domanda era: L’Italia dovrebbe uscire dall’Euro e dall’Europa? Le risposte alle ore 11,30 hanno dato il seguente riscontro: l’81% SI, il 19% NO. Da ciò si ne deduce che gli italiani si sentono sempre più lontani e contro l’ Europa delle banche e dai bank(sters) di Bruxelles. Inoltre, essendo l’opinione emergente degli italiani contraria al pensiero dei leader dei partiti politici, “questi signori” non sono più legittimati né a rappresentare, né a prendere decisioni importanti per il popolo. Infatti, la distanza fra il Paese reale dal Paese Legale è sempre più netta.
 
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fatamorga
view post Posted on 27/12/2012, 09:06




Come va la vita nel post-Maya?

Forse è ancora un po’ presto per rendersene conto, dopotutto è iniziata soltanto cinque giorni fa.

Ma in giro per il mondo già si manifestano i primi validi esempi. Proprio per evitare qualsivoglia rischio, i nostro baldi oligarchi hanno provveduto a creare l’ennesima illusione da circo per ipnotizzare l’intera nazione –tra l’altro riuscendoci alla perfezione - e quindi garantirsi del fatto che in Italia non ci sarebbe stato alcun rischio né di notizie né di contagio psicologico né, meno che meno, l’insorgere di un meccanismo collettivo di emulazione. E così la vita prosegue nel pre-Maya. A questo serve la cupola mediatica. E ci aggiungerei, (per quanto riguarda l’Italia) a questo servono i siti cosiddetti indipendenti, molti quotidiani on-line, facebook, vari bloggers, che ormai sono diventati (più o meno inconsapevolmente) la copia conforme del mainstream, naturalmente presentato come alternativa.

Nella foto: Brunello Cucinelli

Ciò che conta è che si parli di Monti, se si presenta, se non si presenta, perché si è presentato, perché non si è presentato; con l’aggiunta di opinioni a fiumi su chi lo appoggia, chi lo contrasta, chi lo vuole, chi non lo vuole, che cosa farà, che cosa dirà, come e quando e perchè, ecc

Il fascino della vita post-Maya, invece, consiste nell’essere completamente fuori da questo meccanismo, osservandolo a una certa distanza, con lo stesso gusto iconico con il quale si guarda alla tivvù una pimpante commedia in bianco e nero di Fritz Lang del 1936. Cercano di arginare la valanga e fanno ciò che possono, poveretti, bisogna anche capirli. Si sa che è solo una questione di tempo, poco a poco, l’onda si estenderà e dilagherà.
Così come è sempre avvenuto nella storia dell’umanità.
I grandi cambiamenti, infatti, gli stravolgimenti epocali, la fondazione di nuove civiltà, non è avvenuta in un colpo secco, né tantomeno i protagonisti e i partecipanti si rendevano conto di ciò che stavano facendo: loro semplicemente erano. Gli storici e i posteri hanno attribuito valenze specifiche per riuscire a collocare nel tempo e nello spazio i “grandiosi salti epocali di coscienza collettiva” e quindi poterne parlare e descrivere lo sviluppo per comprenderne il Senso e l’Origine. Non è che 3200 anni fa, quando, in seguito a una spaventosa e inattesa gelata che aveva prodotto un perfido inverno, dei pastori scandinavi scelsero di emigrare verso sud e, attraverso perigli e contrattempi, finalmente arrivarono in una dolce, solitaria, accogliente terra ricca di ogni dono naturale, non è che una volta arrivati si presentarono ai rari pastori locali dicendo loro “salve, eccoci qui, noi siamo gli antichi greci, siamo venuti da lontano per tirar su una civiltà fantastica”. Arrivarono lì, si stanziarono al calduccio e la felicità della “sorprendente novità esistenziale” fu talmente grandiosa, così stimolante, così diversa e armonica, da gettare i semi di una nuova comunità alla quale noi abbiamo dato uno specifico nome identificandola nel tempo, nello spazio, nella Storia.

Diciamo che la vita nel post-Maya, iniziata il 21 dicembre 2012 (tanto per capirsi) è simile alla scelta di quei coraggiosi scandinavi di un tempo che –a differenza di chi scelse di non emigrare e rimase travolto dalla gelata- si assunsero la responsabilità di una scelta estrema che fu, allora, uno spaventoso salto nel vuoto, una vera e propria follia, motivata e prodotta da quel meraviglioso meccanismo bio-psichico della specie umana che unisce l’istinto di sopravvivenza alla propria eterna aspirazione ad una evoluzione collettiva. .

Se noi lo immaginiamo con i nostri occhi di oggi, ci appare come una avventura incredibile. Senza antibiotici, senza cibo, senza soldi, senza nulla, un gruppo di persone cammina per circa 2500 chilometri alla ricerca di un posto dove valga la pena di vivere una vita decente, in tranquillità, affrontando ostacoli davvero insormontabili.

L’Europa è nata così.

E in quel loro linguaggio nuovo nato dalla sintesi e dalla commistione di un antico dialetto scandinavo e della lingua fenicia, scelsero di definire quell’immenso territorio che andava dalla terra dei loro avi (la penisola scandinava) fino al ritrovato Eden (la fertile pianura della Grecia meridionale) passando attraverso tutti i territori che avevano attraversato, con il termine “Europa” che, nella loro lingua arcaica, voleva dire “ampie vedute, orizzonte largo, visione totale, vasto raggio, comunità costruita sul bene comune”.

L’Europa è nata così. Questo è il Senso etimologico del nostro continente. Da lì noi veniamo.

Ed è l’Europa che vogliono e alla quale aspirano i cittadini entrati nel post-Maya.

Splendidi esempi ci hanno annunciato un Natale “diverso”, nel mondo globalizzato occidentale, le manifestazioni dei primi vagiti della nuova era, nata dall’abbattimento e dal superamento di quella precedente, i cui echi si protrarranno ancora a lungo, ma molto molto di meno di quanto non si voglia far pensare.

E’ accaduto in diversi posti: in Grecia, in Portogallo, in Irlanda, in Gran Bretagna, in Argentina, in Brasile, negli Usa.

In Grecia, dove dei giovani disoccupati sono riusciti –a costo zero- a mettere su un circuito che si è collegato con agenzie di ricchi collezionisti d’arte antica e hanno organizzato delle piccole aste locali in cui i gestori della Chiesa greca ortodossa hanno deciso e scelto di mettere in vendita, al miglior offerente, delle antiche reliquie provenienti dal loro patrimonio. Il danaro ricavato è stato distribuito presso le persone più anziane e disagiate che, in conseguenza del rigore applicato dalla BCE, non hanno più accesso alla sanità pubblica. Hanno salvato delle vite.

In Portogallo, ad Oporto, le 152 aziende che hanno ottenuto in borsa nell’arco del 2012 un grande profitto, grazie soprattutto ai soldi avuti dalla BCE per le banche locali, hanno destinato –tutte insieme- la cifra di 20 milioni di euro per distribuire pesce fresco alla parte più indigente della popolazione, nel nome dell’amor cristiano.

In Irlanda, proprio alla vigilia di Natale (la decisione è arrivata il 23 dicembre) il parlamento ha risolto un nodo considerato “irrisolvibile” da tutti, provocato dalla scelta politica del più importante partito d’opposizione, il Sinn Feinn, organizzazione politica che fino a venti anni fa sosteneva il terrorismo dell’Irish Republican Army e che seguita a essere fortemente radicato nel territorio. Questo partito ha organizzato lo “sciopero dell’Imu”. I cittadini irlandesi, infatti, dopo aver votato la loro legge di stabilità imposta dalla BCE si sono rifiutati di pagare l’Imu in massa. Con la caratteristica e coraggiosa sfrontatezza della loro etnia hanno scelto pubblicamente di non pagare “perché lo consideriamo un sacrificio insostenibile e inaccettabile”, appoggiati dalla chiesa cattolica irlandese. I commissari della troika si erano precipitati a Dublino con la bava alla bocca alla fine di ottobre ma a braccio di ferro hanno vinto gli irlandesi. La Bce ha ceduto. La Banca centrale europea si è fatta carico del mancato pagamento attraverso un’elucubrata manovra finanziaria contabile per cui parte dei soldi regalati a pioggia alle banche irlandesi sono state conteggiate come “anticipo di pagamento tassa Imu” da parte di soggetti più disagiati, i quali avranno la possibilità legale di pagare la tassa in dodici rate mensili senza alcun interesse aggiunto e, nel caso risultino disoccupati o sfrattati o disagiati, saranno le banche a pagare a loro nome con l’accordo che i soldi verranno restituiti alle banche nella percentuale del “quinto di stipendio” di detrazione ma soltanto quando e se avranno trovato un lavoro.

In Gran Bretagna sono avvenute scene che la cronografia storica locale mediatica ha scelto di attribuire alla vanità del delirio narcisista. Nella contea del Devonshire, un Lord, di sua totale iniziativa, ha dato incarico al suo contabile di mettere a disposizione la cifra di 1 milione di sterline del suo patrimonio personale da suddividere in banconote da 100 sterline a favore di 10.000 persone iscritte alla lista di collocamento nella sua contea. L’evento, pubblicizzato alla fine di novembre, ha colpito nel vivo l’orgoglio di una sua cugina di secondo grado, una specie di svampita che ha una trasmissione televisiva di culinaria & gossip, la quale per non essere da meno ha fatto la stessa cosa per due milioni di sterline. Del fatto se n’era parlato in Gran Bretagna contagiando la fantasia e l’immaginazione di due noti personaggi dello sport miliardario, Sir Alex Ferguson e il nostro emigrante di lusso Roberto Mancini, rispettivamente allenatori del Manchester United e del Manchester City, i quali hanno convinto i loro rispettivi miliardari datori di lavoro a mettere a disposizione come regalo un completo sportivo, maglietta, calzoncini, calzettoni e scarpette, per un controvalore di 10 milioni di sterline, da regalare a 10.000 bambini di età tra i 6 e i 16 anni figli di famiglie disagiate nella città di Manchester che vive di calcio. Hanno anche trovato gli sponsor. E’ stato uno splendido Natale per tanti bimbi poveri inglesi.
Perché la Juventus, il Milan, l’Inter, la Roma, la Lazio, il Napoli e la Fiorentina (le magnifiche sette del nostro calcio) non hanno fatto la stessa cosa?

In Sudamerica, diversi esempi di “esistenza post-Maya”.
La nostra cupola mediatica (al 100% pre-Maya) e diversi siti e bloggers nostrani hanno abbondantemente raccontato come in Argentina si siano verificati gli assalti ai supermercati da parte di gente affamata, esattamente come nel 2001, poco prima che il paese andasse in default. La notizia è vera e falsa allo stesso tempo.
E’ vero che c’è stato l’attacco ai supermercati. Ma non si tratta di gente affamata. Quando uno ha fame e attacca un supermercato, si getta sulla carne, la frutta, il formaggio. Quando non c’è da mangiare, quello è oro. Come era accaduto nel 2001.
In questa circostanza, invece, nella totalità dei casi, le persone hanno attraversato la zona cibo riversandosi nella sezione elettronica e arraffando tablets, cellulari e televisori al plasma giganti. Ci sono stati centinaia di feriti e addirittura due morti in seguito all’intervento delle forze dell’ordine. Circa 300 arresti. In 42 casi c’è stata la confessione da parte degli arrestati, i quali hanno raccontato di essere stati abbondantemente pagati per provocare una simile situazione. L’evento, quindi, si è trasferito e si è inserito all’interno della furibonda lotta politica argentina tra chi appoggia le manovre politiche keynesiane della Kirchner e chi, invece, sostiene le decisioni del fondo monetario internazionale che vuole imporre rigore ed austerità imponendo all’Argentina tagli alla istruzione pubblica e alla sanità. Il dibattito natalizio, quindi, si è spostato (come voleva Christine Lagarde) su questi episodi definiti in Europa “un chiaro segnale del fatto che il governo ha perso il controllo sociale della nazione”. Poca attenzione, o nulla, è stata riservata invece alla iniziativa (che venne lanciata già nel 2009) da parte di un gruppo di ricche donne autonome cattoliche, le quali hanno caricato i loro suv di quintali di farina, frutta, carne, verdura e sono andate nei quartieri più poveri e nei paesi più degradati, dove hanno allestito delle gigantesche cucine da campo cucinando per tutta la giornata centinaia di migliaia di pasti messi a disposizione per i ceti più disagiati, al grido di “il Salvatore vuole che almeno oggi tutti mangino alla grande”. Grazie al fatto che lì è estate, c’è stata una gigantesca proliferazione di “natali in piazza” che si è esteso anche in Cile, Uruguay e Brasile per trascorrere la festa natalizia insieme agli altri. Per lo più, i cattolici sudamericani più danarosi hanno scelto quest’anno di celebrare il natale mangiando e ballando per le strade insieme a quelli meno fortunati.
Perché in Italia a nessuno è venuto in mente di organizzare una cosa del genere, dato che nella nostra repubblica (pre-Maya) i dati statistici ci hanno segnalato che ben 8 milioni di persone, pari all’11,7% della popolazione (la più alta d’Europa) a Natale non avevano nulla da mangiare, mentre su facebook la ricorrente lamentela di ieri e oggi ruotava intorno al problema dei chili di troppo dovuti all’eccesiva quantità di cibo ingurgitato?

In California, ovverossia a 20 mila chilometri più a nord, si è verificata la stessa esperienza lanciata l’anno scorso, ma in maniera molto più vasta e massiva. La società Mattel (proprietaria e produttrice delle bambole Barbie) ha comunicato di aver ricevuto da anonimi residenti locali la cifra di 500 mila dollari per impacchettare e regalare Barbie alle bambine figlie di persone iscritte alla lista dei disoccupati. La stessa cosa è avvenuta per la Lego che produce scatole di montaggio per bambini. Non solo. C’è stato il versamento da parte di anonimi, gestiti dal PTA californiano (associazione che raduna genitori e maestri delle elementari) per dare un solido contributo a 55 piccole case editrici indipendenti, che producono materiale cartaceo, a rischio di chiusura, per stampare decine di migliaia di copie di libri per l’infanzia. Una bella notizia per noi italiani consiste nel fatto che bestseller risulta l’edizione bilingue (spagnolo e inglese) di Pinocchio.

Tutto ciò ( e chissà quanto altro ancora che il sottoscritto ignora e di cui non ci riferiscono) appartiene alla creatività della nuova era post-Maya. Sono piccole iniziative sparpagliate, prive di riconosciuta valenza politica, totalmente avulse da qualunque forma di gestione partitica, frutto di idee, progetti individuali, scelte esistenziali, sicuramente non sufficienti ma necessari per l’avvio e l’alimento di una rivoluzione esistenziale e culturale.
Le idee, i progetti, le innovazioni, le soluzioni, sono la caratteristica della vita post-Maya.

Nella vita pre-Maya, invece, bisogna seguire le vicende di una ristretta, sempre più ristretta pattuglia di persone che vuol fare tutto ciò che è possibile per impedire di smuovere anche di un millimetro l’attuale status quo, in modo tale da seguitare a garantirsi il perpetrare della logica delle dinastie aristocratiche, mascherata da democrazia rappresentativa.

E’ una maschera, per l’appunto.

La coppia post-Maya, che mentre cena guarda la televisione, ascolta i soliti protagonisti del teatro della politica e, nel momento cruciale del discorso lei esclama, rivolgendosi al suo compagno: “secondo me ha messo la cravatta sbagliata”. Il compagno è in disaccordo, trova che, invece, ben si intona con quel completo di lana pettinata. Tutto qui.

La coppia post-Maya sa che sta guardando un teatro delle mummie pietrificate e quindi –come a teatro- commenta la scenografia, la scelta dei colori, la modalità delle forme, perché il resto è irrilevante, essendo il tutto privo di qualsivoglia sostanza che abbia nulla a che fare con le reali esigenze della popolazione. Dimostrare che Monti ha governato bene, oppure ha fatto male, che si candiderà oppure non si candiderà e perché e come, appartiene a un mondo di illusioni che è già passato, a un mondo in via di estinzione e che vogliono convincerci che ancora esiste.
Mentre la Storia ha già voltato pagina e prosegue la sua marcia evolutiva verso un diverso approccio esistenziale, in Italia cercheranno di spingerci verso un passato già sepolto.

Mentre in gran parte dell’occidente si muovono nella consapevolezza che dalla malattia sociale collettiva ci si riprenderà soltanto collettivamente e da più parti si vedono, si notano, si certificano, i primi vagiti di una coscienza allargata armonica, da noi annunciano l’imminente lancio del teatro delle mummie.

Basterebbe pensare al silenzio mediatico relativo a una iniziativa post-Maya di un cittadino italiano che merita il rispetto civile dell’intera collettività e che qui, oggi, ricordo, perché il suo atto appartiene a quel senso di pacifica armonia che è caratteristica individuale e caratteriale di chi ha incorporato il concetto di Buona Volontà.

E’ accaduto il 30 novembre scorso e per un giorno se ne è parlato. Poi si è steso un velo sulla vicenda, temendo che potesse spingere a porsi delle domande.

E’ avvenuto in Umbria, dove un imprenditore ha avuto dal suo contabile la bella notizia che, grazie ad accorti investimenti, nel preparare il bilancio di fine anno, ne veniva fuori che, al netto delle tasse pagate, la sua azienda aveva conquistato una posizione più avanzata nei mercati mondiali, riuscendo a saldare tutti i debiti, realizzando un imprevista plusvalenza di profitto di ben 6 milioni di euro rispetto alle previsioni di bilancio. L’imprenditore, prendendo atto della buona notizia, invece di portare i suoi soldi in Svizzera inguattandoli in qualche fondo, ha dato disposizione al suo direttore generale di scrivere una lettera a tutto il personale della sua azienda annunciando loro che, oltre alla consueta tredicesima, i suoi 783 dipendenti, in data 10 dicembre, avrebbero trovato in busta paga l’aggiunta suppletiva di 6.385 euro a testa …“ dato che grazie a voi tutti la nostra azienda, nei soli primi 9 mesi del 2012, ha raggiunto un fatturato di 225 milioni di euro posizionandosi come leader del made in Italy nel segmento specifico di mercato”. Questo imprenditore, Brunello Cucinelli, ideatore, fondatore e proprietario dell’omonima azienda di abbigliamento in cachemire puro, nella regione Umbria, ha deciso e scelto di suddividere il profitto in più con tutti i suoi dipendenti, compreso l’usciere, determinando –con il suo gesto- un immediato aumento di consumo e piccolo investimento individuale che è andato a toccare tutto il comparto dell’indotto coinvolgendo decine di migliaia di umbri.
Il giorno dopo quest’atto, inseguito e asserragliato dai media, ha diramato un comunicato stampa dove dichiarava che non voleva parlare con , non intendeva in nessun caso fare pubblicità al suo gesto e considerava il suo gesto un “fatto normale e ovvio per ogni imprenditore consapevole che il capitale sociale e umano è la base portante di ogni successo d’azienda”. Cucinelli, qualche anno fa, ha cominciato a dedicarsi allo studio applicato della filosofia antica, meritandosi la Laurea Honoris Causa in Filosofia ed Etica delle relazioni umane, che gli è stata consegnata lo scorso anno dall’Università di Perugia.

E’ stata data una notizia secca, a denti stretti, e la cosa è finita lì. Perché non lo hanno fatto anche gli altri?

Perché il Monte dei Paschi di Siena che negli ultimi 22 giorni ha avuto un rialzo in borsa del 32% grazie all’immeritato incasso di 3,9 miliardi di euro da parte dello stato, non ha fatto lo stesso? Perché è andato di corsa a immetterli in bilancio in attività speculative invece di provvedere a destinarne il 7%, pari a 280 milioni di euro, per venire incontro alle 22.560 piccole imprese toscane che avevano chiesto un credito per sopravvivere? In virtù della “non scelta” 10 mila di queste imprese sono fallite; alle altre toccherà entro il 31 marzo. Potevano fare come Cucinelli. Altri imprenditori avrebbero potuto fare come Brunello Cucinelli. Non lo hanno fatto perché sono “anormali”.

Sono morti che appartengono a un mondo che non esiste più.

Lo sanno e sono disperati per questo.

Il post-Maya bussa alle porte della Storia.

Basta saperlo. Basta riconoscerlo e lasciare che si snoccioli naturalmente.

E osservare questi attori farseschi prendendoli per ciò che sono: curatori di un fallimento storico esistenziale alla loro ultima rappresentazione.

Basta capire e comprendere dentro di noi che le loro cifre, i loro proclami, i loro giochi e giochetti elettorali, non hanno alcun riferimento con la realtà delle nostre esistenze.
E il rituale di una società che non esiste più.

E come Brunello Cucinelli ci ha dimostrato, c’è sempre un’alternativa.

Perché anche la famiglia Riva, proprietaria dell’Ilva, non ci dimostra che c’è un’alternativa?

Questa è la vita post-Maya.

Rimettiamo a posto gli orologi
 
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brmari
view post Posted on 28/12/2012, 08:44




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Venti di rivolta
Miseria, incertezze, paure. L’ Europa del futuro potrebbe essere questo e molto altro secondo le autorità tedesche che hanno varato la costruzione di un Centro “Crowd Riot Control”, che si occuperà di mantenere ordine e pace civile in un contesto ipotetico di guerriglia urbana.
Povertà, guerre civili, disoccupazione e miseria. Potrebbe essere questo un futuro nemmeno troppo remoto per l’Europa, o almeno potrebbe essere questo uno degli scenari possibili se le cose non cambieranno. Di questo non sono certi solamente isolati individui che pensano da tempo al peggio, ma anche gli analisti delle forze di sicurezza dei vari Stati, che avrebbero già preso in considerazione per il futuro scenari di guerriglia urbana. A questa eventualità si sta preparando la Germania, che in gran segreto ha deciso secondo diversi siti di informazione di avviare la costruzione di un Centro denominato ”Crowd Riot Control”, ovvero l’insieme di operazioni volte a mantenere l’ordine e la pace civile. Tale centro dovrebbe sorgere al fianco di una città fantasma munita di oltre 500 edifici per un budget superiore ai 100 milioni di euro. A rivelarlo è stata ‘ la rivista internazionale Current Concerns, che cita una lettera confindenziale ottenuta dalla Svizzera. www.currentconcerns.ch/index.php?id=1941.
In sostanza quindi nei prossimi mesi l’esercito tedesco potrebbe avviare la costruzione su una superficie di circa 232 chilometri quadrati del più grande centro di esercitazioni d’Europa per la lotta contro le rivolte. I centri di questo tipo dovrebbero regolare tutto l’insieme delle operazioni volte a mantenere l’ordine in condizioni di guerriglia urbana e di disastro sociale. L’obiettivo sarebbe in sostanza quello di avere forze di polizia in grado di agire in caso di sollevazioni popolari. Al fine di rendere realistico il progetto i tedeschi starebbero anche costruendo nei pressi del centro una città fantasma di oltre 500 edifici. Il progetto comprendera’ degli stabilimenti industriali, il collegamento a una autostrada fittizia e un aeroporto con 1.700 metri di piste su prato. A gestire la costruzione ci penserù la Bundeswehr, l’esercito tedesco, che comincerà i lavori della città fantasma sul finire del 2012. La cosa preoccupante è che l’esercito tedesco e molti altri eserciti si preparano ormai da tempo a fronteggiare scenari di guerriglia urbana, fatto questo che implica che sono molti i governi a immaginare un futuro di questo tipo. Insomma scenari molto simili a quelli che abbiamo imparato a conoscere nel recente passato in Medio Oriente e Nord Africa.


Fonte : http://tribunodelpopolo.com/2012/12/27/gue...opa-del-futuro/

Madrid - Salvataggio o non salvataggio? La Spagna si appresta a chiudere un 2012 difficile senza aver risolto il dilemma su una possibile richiesta di aiuti all'Unione europea. Ma chi è in cerca di una risposta può già trovarla in realtà nelle stime per il 2013:
parlano di un calo del Pil fino all'1,4% e soprattutto non lasciano intravedere la possibilità di una crescita economica fino al terzo o quarto trimestre dell'anno nuovo.
Sarà ancora una volta il bubbone finanziario esploso con lo scoppio della bolla immobiliare a turbare i sonni del premier Mariano Rajoy. Nel gruppo che controlla Bankia, Banco Financiero y de Ahorros, si è aperta una voragine. Ha un buco da 10,4 miliardi di euro, ha denunciato il Frob, il Fondo spagnolo per la ristrutturazione del sistema bancario, specificando che Bankia invece ha un deficit pari a 4,15 miliardi.
BFA e Bankia hanno già ricevuto qualcosa come 18 miliardi di euro di aiuti per ripianare il loro bilancio dissennato, elargiti dall'ESM, il fondo salva-stati dell'Ue. Gli ultimi dati denunciati dal Frob non cambiano secondo gli analisti di mercato il quadro, anzi saranno usati per determinare quanto capitale della banca è ancora nelle mani degli azionisti. La strada per l'aumento di capitale che partirà a breve e che verrà sottoscritto da Frob e ESM è segnata, ma non è chiaro se sarà abbastanza.
Dall'inizio della crisi, hanno denunciato fonti sindacali, in Spagna sono stati chiusi 4.587 sportelli bancari e il numero degli addetti è sceso da 135.415 a 104.504. Solo Bankia dovrà tagliare altri 5mila posti. Bruxelles per concedere 32,4 miliardi di aiuti (sempre dall'ESM) ha, infatti, imposto a Madrid ulteriori piani di ristrutturazioni nelle banche nazionalizzate. Ma la fine di questa agonia potrebbe non essere vicina.Ecco dove porterà l'ESM . Controllo totale degli stati . Una volta si chiamava dittatura .... oggi ??

Fonte http://www.wallstreetitalia.com/article/14...astano-piu.aspx
 
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118 replies since 22/11/2012, 09:07   1288 views
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